lunedì 29 febbraio 2016

Necessità di rifiatare

Ho voglia di un viaggio, non lo nego. Ho voglia di staccare la spina per un po', ho voglia di ricaricare le pile e di riprendere fiato. Sento l'esigenza, diciamo pure la necessità, di prendermi un po' di tempo per me stesso.

Non mi succede spesso, ma in questo periodo mi sta accadendo e la cosa mi dà da pensare perché non sono abituato a sentire l'esigenza di un po' di tempo per me. E' normale, mi dicono, ma non ci sono abituato.

Per me quando c'è da fare una cosa, si fa. Il resto viene dopo. Questo vale per il lavoro, ma non solo. Non mi fermo per qualche giorno senza pensare da troppo tempo, l'ultimo viaggio l'ho fatto nel 2012 (e mi sembra passata una vita) in Emilia durante il terremoto e da allora i brevi  momenti di pausa che mi sono preso dalle mille questioni che mi vedono coinvolto sono stati flash in mezzo ad un mare sempre in tempesta.

Ora ho bisogno di fermarmi. Me ne sto accorgendo da tanti piccoli segnali che non voglio sottovalutare. Ho bisogno di riprendere fiato e dedicarmi a me stesso. Non per tanto tempo, ma per un po' sì. 

Non chiedo la luna. Chiedo soltanto di rifiatare anche se so di non averne il tempo perché sono sempre impegnato e non mi sembra giusto staccare dagli impegni presi. Prima il dovere, poi il resto. Si chiama responsabilità e per me è una cosa importante. 

Sono praticamente in un vicolo cieco, ma devo necessariamente trovare una via di uscita al più presto. Mi serve per rendere al meglio anche nelle cose importanti che mi vedono coinvolto. Devo riprendere fiato per ripartire con più energia e più entusiasmo. 

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