domenica 21 febbraio 2016

Non mi svegliate, ve ne prego

Sono passati i primi due anni da quel dopocena in cui ero ero nervoso e mi ritrovai disperato. Due anni da post su Facebook, due anni da una telefonata, due anni da un momento incancellabile della mia vita.

Di quel giorno schifoso, e di quelli che lo seguirono, però, non voglio ricordare il pianto e nemmeno la rabbia: Big è più vivo che mai. 

Purtroppo il suo corpo no, ma tutto il resto è più vivo che mai. E' viva la sua voce, la sua musica, sono vive le sue battute, è viva la sua disponibilità ed è viva l'energia del suo abbraccio quando mi vide a Boccheggiano l'ultima volta nel 2013.

Era contento di vedermi, era qualche anno che non riuscivo ad andare ad un concerto del Banco del Mutuo Soccorso ed appena mi vide mi travolse in un abbraccio sorridente che non dimenticherò mai.

La cosa più bella, a distanza di due anni, è la presenza di Francesco. Non è diventato un totem o un santino, ma è diventato quello che è sempre stato: semplicemente, è rimasto Big. 

E' rimasto nel cuore di chi ha suonato con lui, è rimasto nel cuore di chi ha vissuto con lui, è rimasto nel cuore di chi lo ha conosciuto, è rimasto nel cuore di chi ha ascoltato le sue canzoni. Penso che sia la cosa più bella, la miglior maniera per non dimenticarlo.

Non riesco a perdonare quei due cialtroni che lo offesero l'anno scorso a Sanremo (è un mio limite, scusatemi), ma con la stessa intensità voglio sottolineare la grande delicatezza con cui il Banco lo ha continuato ad abbracciare in questi due anni ed anche il bellissimo lavoro che hanno fatto Elio e le Storie Tese con "Bomba intelligente". Differenze di stile, differenze di classe, differenze di talento.

Oggi su una nuvola Rudy prenderà la chitarra ed inizierà a suonare, poi arriverà Big e inizierà a cantare... Non mi svegliate, ve ne prego... Come sempre, come un'idea che non puoi fermare.

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