mercoledì 8 giugno 2016

Un mio grande amico compie gli anni

Lo sapete tutti: amo il baseball, è parte di me da sempre ed ho in questo sport molti dei ricordi più belli della mia vita.

Non mi interessa parlare della situazione attuale del batti e corri in Maremma, non mi va di farlo e vi prego di non farlo negli eventuali commenti a ciò che sto scrivendo. 

Non ho la minima voglia di polemiche e di situazioni spiacevoli che inevitabilmente si accendono a parlare di certe cose in questo momento. Voglio, però, parlare di baseball. Questo sì, concedetemelo.

Oggi compie gli anni uno dei miei miti del baseball, uno che mi ha infiammato il cuore e mi dà i brividi più grandi per una serie di motivi che soltanto lui, la sua famiglia ed io possiamo capire.

Oggi compie gli anni Raffaele Gandolfi, il mio amico Lele Gandolfi, ed è di lui che voglio parlare. Chi lo ha visto in campo sa quello che è stato, chi lo ha visto in campo ricorda una frase di Claudio Banchi alla festa-scudetto del 1989 in Piazza Dante con cui venne incoronato come il miglior lanciatore mancino d'Italia, chi lo ha visto in campo non può averlo dimenticato.

Lele è Lele, Lele è uno per cui mi sono spellato le mani ed ho perso la voce, è uno che ha avuto una sfortuna clamorosa quando nel mezzo della carriera ha avuto un incidente che ha rischiato di far avere un finale diverso alla sua storia. Ogni volta che passo da quel punto, mi prende male anche dopo tanti anni.

Lele è uno che quel 19 maggio poteva salutarci ma il 26 aprile successivo era di nuovo in campo, Lele è uno che ha messo strike-out un certo Roberto Bianchi al suo ritorno allo Jannella, Lele per me è qualcosa di indescrivibile.

Su Lele non sono oggettivo, ho troppi ricordi che mi legano a lui ed il più drammatico è anche il più bello: quando era all'ospedale dopo l'incidente mi regalò il marchio Ford della sua macchina distrutta. Non c'era rimasto altro di intero. Nemmeno Lele era intero, come non lo era Luca Scarpini nel letto accanto.

Oggi Lele si occupa di altro ed, anzi, devo andare una volta a mangiare nel suo locale (di cui tutti parlano bene) perché ho decisamente voglia di una bella mangiata e di due chiacchiere con lui e con sua moglie.

Auguri Lele #12, amico insostituibile.

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